Cos’è il Feng Shui?
Molte persone hanno già incontrato e utilizzato il Feng Shui e ne conoscono le potenzialità, altre ne hanno letto o sentito parlare presentato come una forma di arredo della casa ‘new age’ per migliorare la fortuna (interpretazione ovviamente piuttosto fuorviante e riduttiva), altri non ne hanno proprio mai sentito parlare, proveremo quindi a delinearlo nei tratti essenziali, per capire cos’è, a che serve e a cosa è utile.
Il Feng Shui è una disciplina olistica appartenente al novero delle 5 arti nobili della Metafisica cinese, fondata sulla profonda conoscenza e consapevolezza della interrelazione esistente tra uomo e natura e che tutto ciò che esiste, ha, possiede, è sostanziato da “Qi”. In pratica, il FS studia ed analizza con particolari metodologie, l’energetica che si manifesta in un luogo fisico e in un arco temporale, rilevando le situazioni di armonia o disarmonia, gli influssi positivi o sfavorevoli (Shengqi o Shaqi) che si producono sulle persone che lì vivono. Vengono considerati tre aspetti dell’energetica che interagiscono nel determinare le situazioni, tre livelli o piani della realtà che i cinesi chiamano San Cai (San:tre; Cai (pr.Chai): doni o abilità):
- Il livello del Qi della Terra, inteso come l’Ambiente naturale e costruito con le sue forme e configurazioni fisiche,
- Il livello del Qi Umano, l’uomo e la sua azione, il suo comportamento, la sua sfera psicologica, sensoriale, intellettiva
- Il livello del Qi del Cielo, inteso fisicamente come influenza sovrastante: sole, atmosfericità, clima, ma inteso anche in modo astratto come il tempo (e la sua ciclicità) che produce cambiamenti.
Quando i tre livelli di Qi si esprimono positivamente e si allineano in modo spontaneo (o indotto dall’uomo che è elemento di connessione tra terra e cielo), si avranno armonia ed equilibrio, in altre parole una concomitanza di fattori favorevoli come essere nel luogo giusto (spazio), nel momento giusto (tempo), facendo la cosa giusta (azione). Questo è ciò che determina quella condizione soddisfacente che comunemente conosciamo come ‘fortuna’.
Etimologicamente, Feng – Shui (chiamato anticamente Kanyu) è tradotto con i concetti di “vento e acqua”. L’origine di questa interpretazione è attribuita al Maestro cinese Guo Pu (III sec.) che espresse il seguente principio:
“il Qi cavalca il vento che lo disperde, ma viene trattenuto quando esso incontra l’acqua”.
Su che principi si basa il Feng Shui?
Tutto è riconducibile al presupposto dell’esistenza di una forza indeterminabile da cui tutto origina e che tutto informa, che i Cinesi chiamarono “Qi”.
Il Qi è un concetto difficile da tradurre; è materia fisica con un potenziale in divenire, tangibile, visibile, ma è anche ciò che è immateriale, invisibile, intangibile come per esempio il tempo che trascorre, le sensazioni, il pensiero che precede la concretizzazione di qualcosa. Il Qi è una montagna, un edificio, una sedia o qualsiasi altra cosa esistente in forma materiale che occupa lo spazio, ma il Qi è anche il vuoto che si alterna al solido e pieno, e tutto ciò che esiste ma appare in una non-forma astratta. Noi siamo immersi nel Qi e ne siamo parte sostanziale come tutte le altre cose dell’Universo. Pur essendo il principio del Qi, Uno, esso si manifesta in modo duale nella polarizzazione e complementarità di Yin e Yang, ovvero nell’alternanza degli stati di attivo e passivo, di crescita e decrescita del Qi. A loro volta Yin qi e Yang qi si producono in cinque fasi che esprimono trasformazioni e movimenti del Qi: espansione, ascensione, compattamento, concentrazione, profondità e fluidità. Tali movimenti sono noti come “i Cinque Elementi del Feng Shui”: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua.
Sulla base delle molteplici combinazioni che questi 5 Elementi mettono in essere e che si esprimono in sequenze come il ciclo di generazione, di controllo, di indebolimento, e di esaurimento + altre due meno note), si producono stati di armonia o conflitto che hanno effetti positivi o negativi nell’ambiente e nella sfera della vita umana (relazioni, salute, lavoro, prosperità economica). D’altra parte in una ambivalente reciprocità, ‘l’ambiente influenza l’uomo’ ma ‘l’uomo con la sua azione antropica’ influenza a sua volta l’ambiente. Ciò che si è andato progressivamente perdendo nella contemporaneità è il senso di appartenenza e inscindibilità di Natura e Uomo che spesso agisce in modo distruttivo e controproducente nei confronti della natura.
Gli stati di armonia o conflitto non agiscono nello stesso modo su tutte le persone; le interazioni sono soggette alle combinazioni che si vengono a formare: un’abitazione può essere molto favorevole e piacevole per alcuni e affaticante per altri. Tutto muta con i luoghi e in funzione del tempo in cui le cose avvengono.
A cosa è finalizzato?
Il Feng Shui, fu usato e praticato anticamente in Cina per lo “Yin Feng Shui” – la ricerca delle posizioni e degli orientamenti più favorevoli per la sepoltura degli antenati – fu utilmente ripreso anche per la ricerca dei luoghi più favorevoli dove edificare e implementare le attività umane. Subì un periodo di latenza nella metà del ‘900 negli anni della rivoluzione culturale, ma tornò in auge qualche decennio dopo diffondendosi nel Sud est Asiatico e in tutto l’Occidente. Il FS oggi è impiegato da molti architetti e progettisti ambientali per coadiuvare la progettazione di insediamenti residenziali, finanziari, commerciali o singole case e spazi di lavoro, al fine di rendere l’habitat umano più favorevole e armonizzato, in altre parole, come definiremmo oggi un luogo qualitativamente più sostenibile.
Come funziona?
Il Feng Shui analizza con molta attenzione un complesso di fattori che concorrono a caratterizzare ‘energeticamente’ il luogo in esame: la morfologia del territorio, le Forme naturali e costruite, l’orientamento geografico e magnetico, il clima, il tempo in cui è avvenuta la costruzione e il tempo attuale, la componente umana con le sue necessità e aspettative. Individuati per ogni singola situazione quali sono i fattori in campo di cui tenere conto, questi forniranno idee e indicazioni su come e quando intervenire. Il procedimento vale sia che si stia operando ad una scala di area urbana per la costruzione di un complesso ex-novo, sia, che riguardi a scala ridotta la costruzione di una singola casa. L’analisi energetica Feng Shui è un supporto alla progettazione che può fornire, per quel particolare luogo, i migliori schemi da tradurre in spazio e architettura. Quando si deve invece intervenire su spazi abitati già esistenti, qualora non sia possibile eseguire sostanziali modifiche, ci si limita a porre in essere “azioni correttive” e “cure” poco invasive, finalizzate comunque a ricreare armonia ed equilibrio. In questo caso, dopo un’accurata analisi, i menzionati correttivi si concretizzano in una serie di interventi, che prevedono una serie di verifiche ed eventuali aggiustamenti: i punti di ingresso, la distribuzione degli ambienti assecondando l’energetica dello spazio e delle persone, il controllo dell’orientamento magnetico con la bussola, impiego di forme e cromatismi rispondenti al bilanciamento del Qi. Si osserva inoltre l’esterno dell’abitazione per accertarsi che non vi siano forme ‘nocive’ che colpiscono la casa. Si effettuerà la scelta del tempo più favorevole in cui predisporre le cosiddette “cure”. In sostanza, tutte le azioni poste in essere perseguono il risultato di creare un flusso armonioso di Qi continuo e riequilibrante. Ricordiamo però che nella prospettiva temporale nulla è permanente e stabile, dunque con il passare del tempo e l’arrivo ciclico di altri tipi di Qi, saranno necessarie revisioni e aggiustamenti.
Di un luogo abitato, si dice che abbia “un buon Feng Shui”, quando la combinazione di Qi che vi agisce è in armonia e sostiene gli abitanti. Diversamente, si dice che quel luogo ha un cattivo Feng Shui, quando ‘Qi in conflitto’ possono condizionare sfavorevolmente le condizioni di salute, le relazioni e la prosperità dei residenti. In un tipo di situazione parzialmente vantaggiosa, potrà esserci un Feng Shui che sostiene l’aspetto della salute e delle buone relazioni, ma non la prosperità economica; in un’altra configurazione (opposta alla prima), potrà essere incentivata la fortuna economica, ma potrebbero avere scarso sostegno la salute e le relazioni umane. Nelle migliori circostanze, una configurazione bilanciata sosterrà e incentiverà ambedue gli aspetti.
Affinché il Feng Shui produca effetti positivi, devono essere soddisfatte determinate condizioni: la prima è che siano individuate le precise cause del cattivo Feng Shui che permea un luogo (una analisi accurata e corretta); seconda condizione è che si stabilisca un clima di sintonia e fiducia tra il Master Feng shui e i committenti che richiedono la sua opera; terza e fondamentale condizione è che tutti gli interventi reputati necessari vengano realizzati bene e integralmente.
L.Straffi